Pubblicato il 22 ottobre, entrerà in vigore il 6 novembre prossimo il Dm.132 del 24 agosto scorso, volto ad individuare, limitandoli, i possibili casi di rifiuto delle fatturePA.
In effetti, il decreto sembra proprio destinato a porre un freno alle tante, e ricorrenti, situazioni di rifiuto
Un recente studio della Associazione Italiana dottori commercialisti (AIDC) offre l’opportunità per una complessiva riconsiderazione di diverse recenti pronunce dell’Agenzia delle Entrate in relazione ai casi di errore di fatturazione e agli strumenti idonei a porvi rimedio (tipicamente, le note di accredito o di addebito).
Con la Circ. 26/20 l’Agenzia delle Entrate ha voluto fare il punto sulle agevolazioni Iva in tema di lotta contro la pandemia Covid-19; oltre ad alcuni chiarimenti sui soggetti beneficiari, essa in effetti propone tutta una serie di approfondimenti
Secondo una recente risposta ad interpello della DRE Lombardia, il servizio di tesoreria reso ad un comune, e caratterizzato da una remunerazione forfetaria rispetto all’insieme dei servizi resi, deve essere assoggettato ad Iva in regime di imponibilità 22%.
Se non opportunatamente “reinterpretata” e “contestualizzata”, la risposta fornita dalla DRE Lombardia all’interpello di un comune potrebbe rimettere in gioco…
Un’altra risposta ad interpello niente affatto convincente: ad avviso della DRE Veneto, la fornitura di pasti che una Ipab effettua – in base ad una convenzione con un comune – al domicilio degli anziani dello stesso comune costituisce una prestazione di assistenza domiciliare esente Iva ai sensi del n. 27-ter dell’art. 10 Dpr. 633/72.
A proposito delle prestazioni “proprie” delle case di riposo, esenti ai sensi dell’art. 10, n. 21 del decreto Iva, l’Agenzia delle Entrate ripropone – con la risposta ad interpello 240/20 – il suo solito leit-motiv: affinchè le prestazioni siano proprie, e quindi esenti Iva, è necessario che vi sia la gestione globale della casa di riposo…
L’installazione di punti di ricarica delle batterie di autoveicoli elettrici (o “colonnine”, che dir si voglia) sconta l’aliquota agevolata 10% a condizione che essi possano essere considerati come opere di urbanizzazione. Questa condizione si verifica laddove le colonnine siano destinate…
La nozione di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 3 Dpr. 380/01 (il testo unico dell’edilizia) è stata recentemente ampliata dall’art. 10 del decreto 76/20 entrato in vigore il 15 settembre scorso, e, come spesso avviene, le modifiche introdotte sono destinate ad impattare anche sul relativo trattamento Iva…